FACCIAMO CHIAREZZA: DIFFERENZE TRA IPOCLORITO DI SODIO E CLORO ATTIVO!

Oggi vi chiariamo il concetto di:

IPOCLORITO DI SODIO E CLORO ATTIVO

I due termini vengono spesso confusi dunque di seguito capiremo insieme quali sono le differenze sostanziali!

Cosa è l’ipoclorito di sodio?

L’ipoclorito del sodio ( NaClO ) è una soluzione liquida chiara, leggermente giallastra con un odore pungente, la sua densità relativa è pari a 1.1 (5.5% di soluzione acquosa). È un composto usato su larga scala per applicazioni industriali, candeggiamento, rimozione degli odori e disinfezione dell’acqua.

Essendo fortemente instabile e sensibile a molteplici fattori ambientali (luce, temperature, ecc..) non viene mai commercializzato o impiegato puro. Anche le soluzioni in cui è presente possono essere sensibili a tali fattori, per questo hanno una durata limitata nel tempo ed il packaging non è quasi mai trasparente.

Per la sua azione ossidante, oltre che esser utilizzato come sbiancante e disinfettante, l’ipoclorito di sodio è uno sporicida, fungicida e virucida.

Tra le soluzioni più comuni in cui viene impiegato vi è la candeggina, composta infatti da una soluzione acquosa di ipoclorito di sodio, responsabile del potere sbiancante del prodotto stesso, e idrossido di sodio.

Cosa è il cloro attivo?

I disinfettanti professionali clorattivo contengono attorno al 5% di IPOCLORITO DI SODIO, che è la forma stabilizzata del cloro quando il prodotto è nel flacone chiuso.
Quando si apre il flacone e si versa il prodotto sul pavimento il 5% di IPOCLORITO si converte in circa il 5% di CLORO ATTIVO.

Si diluisce il prodotto al 2-3% in modo da avere sulla superficie il 2-3% del 5% di CLORO ATTIVO = 0,1%, che è la percentuale che raccomandano le Linee Guida per distruggere il Coronavirus senza provocare irritazioni dell’apparato respiratorio.

In che modo differiscono i prodotti professionali dalla candeggina con cloro attivo al 5%?

Prodotti professionali come CROSAN e VICHLOR contengono anche i TENSIOATTIVI che sciolgono le patine di unto e sporcizia che “proteggono” virus e batteri in modo da permettere al CLORO ATTIVO di entrare in diretto contatto con virus e batteri e distruggerli tutti.

Una candeggina priva di tensioattivi sprigionerà il suo 5% di CLORO ATTIVO che sarà però in parte ostacolato dalla presenza di unto e sporcizia sulla superficie.
In pratica la candeggina disinfetta bene SOLO se prima la superficie è lavata e sgrassata perfettamente.

I disinfettanti professionali invece sgrassano e disinfettano in un unico passaggio e il 5% di CLORO ATTIVO si esprime in tutta la sua efficacia.

Ricordiamo che nell’utilizzo di questi prodotti è sempre necessario seguire le seguenti accortezze:

  • Utilizzare sempre i guanti.
  • Evitare di creare schizzi e spruzzi durante la pulizia.
  • Arieggiare gli ambienti sia durante che dopo l’uso dei prodotti per la pulizia, soprattutto se si utilizzano intensamente prodotti disinfettanti/detergenti che presentino sull’etichetta simboli di pericolo.
  • Assicurarsi che tutti i prodotti di pulizia siano tenuti fuori dalla portata dei bambini, dei ragazzi e degli animali da compagnia.

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