FACCIAMO CHIAREZZA: LA SCELTA DEL PRODOTTO CHIMICO

Oggi vi chiariamo il concetto legato a:

LA SCELTA DEL PRODOTTO CHIMICO

Spesso viene sottovalutata l’importanza legata alla scelta del prodotto chimico da utilizzare a seguito della valutazione di una serie di fattori, tra cui:

IL TIPO DI SPORCO
IL MATERIALE DELLA SUPERFICIE

Di seguito approfondiremo insieme i dettagli di questi due fattori.

1. L’individuazione del tipo di sporco

Il primo fattore da analizzare è quello legato al tipo di sporco che, come ben saprete è di vari tipi e per questo la sua valutazione è fondamentale al fine di garantire unaa corretta detersione. La classificazione che vi presentiamo è basata sul cerchio di Sinner, il cui nome deriva proprio dal suo ideatore, il professor Sinner.
Sinner ha infatti classificato i quattro elementi alla base della corretta detergenza di cui quello chimico è uno dei principali, influenzato proprio dal tipo di sporco.

Nello scenario attuale l’originale la classificazione di Sinner ha subito un’ importante modifica in quanto l’importanza legata alla scelta del prodotto è passata dal 25% al 70%.

Dal cerchio di Sinner si sviluppa dunque la classificazione dei vari tipi di sporco, senza la quale sarebbe impossibile determinare il corretto prodotto da utilizzare!

Lo sporco aderente:
è lo sporco che rimane ancorato alle superfici e, per essere eliminato, richiede l’impiego di tutti e quattro i fattori della detergenza ( chimico, meccanico, tempo e temperatura).

Sporco aderente magro:
è la combinazione di polvere più acqua, che crea il cosiddetto fango di zuccheri + acqua. In generale è considerato sporco magro tutto ciò che si può rimuovere solo con acqua.

Sporco aderente grasso:
è la combinazione di polvere più oli (che dà il cosiddetto unto) e/o grassi minerali, vegetali, animali. Si elimina con l’utilizzo di prodotti chimici a base di tensioattivi che lo rendono facilmente rimovibile con acqua.

Sporco aderente particolare:
alcuni tipi di sporco, come il catrame, la gomma eccetera, si eliminano con l’utilizzo di prodotti specifici che tengono conto sia della natura dello sporco sia della natura delle superfici.

Sporco aderente inorganico:
è lo sporco causato principalmente dalla durezza dell’acqua. I sali di magnesio, di calcio e anche di silice presenti nell’acqua precipitano a seguito dell’evaporazione dell’acqua e danno luogo a incrostazioni biancastre, o giallastre se vi è presenza anche di sali di ferro (incrostazioni nei lavandini, sui rubinetti, incrostazioni nelle toilette, bianco che si forma su alcuni tipi di pavimento eccetera). L’acido dei prodotti disincrostanti (detergenti a base acida) reagisce con le sostanze che formano questo tipo di sporco, le sciolgono e ne consentono l’eliminazione.

2. Il materiale della superficie

Terminata la valutazione del tipo di sporco, al fine di non incorrere nel danneggiamento della superficie trattata, è fondamentale saper riconoscere il tipo di superficie.
A seconda della loro natura e delle loro caratteristiche, i pavimenti possono essere suddivisi in:

Pavimenti duri:
Sono definiti duri quei pavimenti che sono particolarmente resistenti alla compressione, che non sono deformabili e quindi poco soggetti a usura. Tra questi abbiamo le pietre naturali, gli impasti e gli agglomerati.

PIETRE NATURALI
Per pietre naturali si intende un insieme alquanto eterogeneo di materiali accomunati dalla caratteristica di essere estratti dalle cave (marmo, granito, pietra).

AGGLOMERATI
Si tratta di un insieme di pietre di origine calcarea frantumate e “legate” dal cemento (mosaico, palladiana, cemento grezzo, cemento al quarzo, ecc..). Gli agglomerati sono tanto più pregiati quanto meno visibile è il cemento, che, avendo una resistenza all’usura inferiore a quella delle pietre, finisce per creare dei solchi.

IMPASTI
Fino a qualche tempo fa si usava il termine “impasto naturale” per designare un insieme di sostanze ricavate direttamente dalla natura, come per esempio l’argilla. Il progressivo accrescere delle esigenze, nuove tecnologie unite a nuove materie prime sintetiche, hanno fatto sì che in questi impasti sia oggi possibile immettere dei correttivi, tanto da rendere impreciso l’uso del termine “naturale”. I principali tipi di impasti sono il cotto e la ceramica.


Pavimenti resilienti:
A questa categoria, appartengono i rivestimenti più frequentemente installati oggi nell’edilizia civile, in particolare: uffici, ospedali, ecc..
Sono pavimentazioni cui occorre dedicare particolare attenzione, in quanto necessitano di trattamenti più specifici di quanto non abbiano bisogno per esempio gli agglomerati di pietra. Si distinguono in PVC, linoleum e gomma.

PVC
Il P.V.C. (PoliVinilCloruro o cloruro di polivinile) è un derivato del petrolio al quale si aggiungono sostanze quali plastificanti, riempitivi inerti e pigmenti colorati.

TRATTAMENTO: per permettere la durata nel tempo e una facile pulizia, i P.V.C. vanno protetti con emulsioni polimeriche e/o poliuretaniche, a esclusione del P.V.C. antistatico, che necessita di prodotti particolari.

Linoleum
È l’unico pavimento resiliente composto da materie prime naturali: farina di legno e sughero, resine e coloranti, olio di lino.

TRATTAMENTO: per permettere la durata nel tempo e una facile pulizia, il linoleum va protetto con emulsioni polimeriche e/o poliuretaniche.

Gomma
Termine che indica genericamente un gruppo di sostanze, naturali o sintetiche, elastiche, impermeabili e isolanti.

TRATTAMENTO: la flessibilità della gomma non consente la protezione con emulsioni (ceranti) troppo rigide. Le gomme nuove, spesso trattate con paraffina, devono essere lavate, prima della ceratura, con opportuni detergenti sgrassanti.


Pavimenti in resina
Applicate a rullo o a spatola, le resine vengono utilizzate per ricoprire superfici preesistenti alle quali conferiscono un aspetto uniforme e caratteristiche di bassa assorbenza di acqua e sporco.

TRATTAMENTO: è possibile applicare protettivi, evitando di utilizzare dischi molto abrasivi nella deceratura.


Pavimenti in legno
Il parquet, a seconda delle caratteristiche dell’albero da cui deriva, può essere più o meno pregiato e assume caratteristiche diverse in termini di durezza, resistenza, colore. È sensibile alla foratura, alle macchie e all’acqua.

TRATTAMENTO: Il parquet tradizionale viene rifinito con prodotti in base acquosa o in base solvente che lo rendono impermeabile e ne aumentano la resistenza all’usura. La rifinitura può essere lucida o opaca.


Pavimenti laminati
Sono rivestimenti nati per rispondere a tre fondamentali esigenze: leggerezza, resistenza e versatilità. Inizialmente impiegati in strutture provvisorie tipo stand fieristici in seguito, dopo perfezionamento e innovazione tecnologica, trovano spazio per impieghi dove necessitano alte caratteristiche di resistenza e facilità di pulizia e manutenzione.

TRATTAMENTO: le caratteristiche del pavimento vengono facilmente mantenute da sistemi operativi che prevedono la scopatura a umido e lavaggio con detergente neutro.


Pavimenti tessili
La moquette può essere composta da fibre naturali o artificiali e sono costituite da: 1) Una parte superficiale, il “velour”, che, a seconda della lavorazione si presenta in maniere diverse.
2) Un supporto, che costituisce l’armatura del rivestimento, in fibre naturali o sintetiche, sul quale è fissato il “velour”. Il supporto può essere in juta, juta e pvc, juta spalmata, fibra sintetica, schiuma di gomma sintetica o naturale.

TRATTAMENTO: nel trattamento di pulizia non deve essere usata acqua (perché potrebbe passare nel vano sottostante e provocare ristagni maleodoranti), ma devono essere praticati solo trattamenti a secco.

Scegliere un Partner come Walcam significa essere guidati da un Team di consulenza in grado di formare voi ed i vostri collaboratori su questi temi.

Conoscere questi dettagli non solo è fondamentale, ma è anche ciò che fa la differenza tra la mera pulizia e la pulizia professionale e consapevole.

Il Team Walcam sarà lieto di aiutarvi, contattateci per ricevere la vostra consulenza gratuita!

Entra a far parte della nostra lista.

Vuoi ricevere i nostri Pink Tips e Facciamo Chiarezza?

W-Order

Ordini online